L'altro ieri, complice una bella giornata di sole, sono andato a fare un giro a Pergola, nelle colline marchigiane sopra Fossombrone. L'idea era di prendermi una giornata e approfittare per tornare a visitare gli splendidi monti della zona, il Catria in particolare, ma alla fine mi sono dovuto accontentare!
L'uscita marchigiana nasce dalla voglia di andare a trovare un nuovo amici della Locanda, Elia, proprietario e mastro birraio di un piccolo e giovane (come lui... ha solo 23 anni!) birrificio artigianale, il Birrificio Pergolese.
I locali che ospitano l'azienda sono, come spesso capita, nella zona artigianale di Pergola, non è bello ma è pratico. L'impianto è piccolo e sottodimensionato, Elia lo sfrutta al massimo, fa 3 "cotte" da 100 litri alla settimana, ma non vede l'ora di sostituirlo!
Mercoledì stava preparando la Susi, la sua blonde leggera e profumata, ottima per gli aperitivi. Io mi sono seduto e sono rimasto a guardarlo lavorare, aggiungere nell'apposito sacchetto le scorze d'arancio candito e il coriandolo, poi il luppolo, aggiunti liberi nel "pentolone" che bolliva. Mentre aspettavamo il tempo necessario, Elia ha stappato una Jimmy Pale, una profumata american pale ale, e mi ha raccontato come ha cominciato alcuni anni fa ad avvicinarsi al mondo delle birre artigianali, alle difficoltà di produrre in una zona poco attenta a questo fenomeno, a problemi con la reperibilità degli ingredienti (adesso per esempio non si trova più un luppolo neozelandese e quindi occorre sostituirlo), delle accise che in Italia continuano ad aumentare (la scorsa settimana sono aumentate del 30%).
Arriva il momento del travaso nel fermentatore, l'aggiunta dei lieviti e poi la fase forse più delicata, la sanificazione dell'impianto in attesa della prossima cotta!
Io lo saluto, è ora di tornare verso Rimini, ma ci rivedremo presto, a metà novembre faremo una cotta insieme, daremo vita alla prima birra della Locanda di San Savino... ma tutto questo è un'altra storia!!!
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