lunedì 14 marzo 2011

150 anni


Giovedì prossimo in Italia si fa festa, con grande gioia degli industriali che si lamentano di non poter produrre a pieno regime, come se in Italia ci fosse ancora qualcuno che produce qualcosa. Per chi non lo sapesse si festeggiano i 150 anni dell'Unità d'Italia, e visto che la Lega fa ostruzionismo, a noi democratici ci tocca festeggiare e agitare le bandierine tricolori anche se sull'Unità made in Savoia ci sarebbe qualcosa da ridire.

Vi suggerisco sul tema un paio di libri che trovate sugli scaffali in Osteria.

Il primo è "Contro l'Unità d'Italia" di P.J. Proudhon edito da Miraggi. Dalla penna del grande filosofo francese alcuni scritti finora – forse non a caso – inediti in Italia, sull’Unità d’Italia. Il provocatorio titolo del volume rispecchia il pensiero di Proudhon, sia nei due articoli in cui polemizza con Mazzini e Garibaldi, accusati di aver sacrificato i loro ideali e le loro lotte sull’altare dell’Unità, svendendosi a un re conservatore, sia nel più sistematico saggio breve in cui a partire dal processo di unificazione italiana riprende la sua concezione dello Stato, della democrazia e del federalismo. da introduzione e prefazione di due storici esperti in materia di Risorgimento.

Il secondo è pubblicato da Gwinplaine e si intitola "Dell'unità d'Italia e altri scritti politici" di G. Mazzini. Una riscoperta degli scritti politici più significativi di un padre della patria che consacrò la sua vita agli ideali del repubblicanesimo e dell'Italia unita.
Mazzini ci spiega i motivi per i quali riteneva necessario che l'Italia si costituisse in stato unitario e non federale. Una riflessione oggi più che mai attuale di fronte alle aspirazioni federaliste - o peggio – secessioniste dei leghisti.

Viva l'Italia.....

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