martedì 16 novembre 2010

Omaggio a Domenico Modugno

Mercoledì 17 novembre, dalle ore 21,30, Magaria in concerto, omaggio a Domenico Modugno.

Cantavo imitando Modugno e d'altronde come si poteva non subire la sua influenza? (Fabrizio De André)

L'anticristo della canzone. Una bomba. L'innovatore. L'uomo a cui la musica italiana deve di più.(Renzo Arbore)

Signori, dobbiamo non poco a Modugno. Tutto ciò che egli fa è poi tanto italiano: italiano è il suo aspetto, italiana la sua ispirazione. Chioma e sospiri sono italiani, gesti e sgomenti sono italiani: esasperati, scatenati, eccessivi, dilaganti. Modugno non appare sul teleschermo, lo occupa (Enzo Biagi)


Abbiamo scelto queste citazioni di tre notevoli personaggi per far capire l’importanza che Domenico Modugno ha avuto non solo nella musica italiana ma anche nella cultura. Un mondo, quello di Mimì, come affettuosamente lo chiamavano le persone a lui più care, che si fonde fra modernità e tradizione recuperando tradizioni andate perdute.

Magaria vuol essere un omaggio, quasi un azzardo, perché Modugno occupa corpo e anima, dalla testa alla pancia; protagonisti sono Beppe Ardito, musicista naturalizzato riminese che ha origini comuni con Modugno (genitori dello stesso paese, Polignano a mare) nonché una misteriosa parentela che si perde nella notte dei tempi e Fabrizio Flisi perfetto accompagnatore che sa ben trattare l’alta tradizione musicale italiana. Un repertorio che spazia dai classici fino alle canzoni popolari, canzoni che richiamano un mondo perduto come nei documentari di Vittorio De Seta cercando di farle rivivere con l’impeto e la passione che solo lui era in grado di trasmettere.

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